l dolore e l’esilio. L’Istria e le memorie divise d’Europa 2005
Nel 1947 un grande storico di origine istriana, Ernesto Sestan, tracciando i «lineamenti di una storia etnica e culturale» della Venezia Giulia scriveva: nel Novecento si sono scontrati qui «nazionalismi feroci ed esasperati in una lotta senza quartiere in cui gli uni finivano col pareggiare, anche moralmente, gli altri». Sestan concludeva: «I termini del conflitto trascendevano, nei loro motivi più profondi, il modesto ambito della vita regionale e si ispiravano alle correnti di idee e di passioni che fanno così feroce l’Europa contemporanea».
Questo piccolo libro si propone di accostarsi a quel dramma, a lungo rimosso, con le voci della letteratura, della storia e della memoria: per cogliere il dolore, le speranze e le paure delle diverse vittime – italiane, slovene, croate – che hanno vissuto in quell’intricato crocevia; per inserire quella lacerazione nel più ampio e tragico scenario del Novecento europeo. Guido Crainz ci mostra così il valore di un orizzonte culturale che sappia porre a confronto studi ed emozioni, ragioni e passioni, memorie individuali e collettive di un’Europa non più divisa.